Augusto Placanica
Augusto Placanica

Il nostro indirizzo

Circolo Placanica Catanzaro
Via L. Settembrini, 26 
88100 Catanzaro

Tel. +39

E-mail:

dal.circolo@gmail.com; 

info@circolo-placanica-catanzaro.it;

Orari di apertura: tutti i mercoledì

Novità

Nuovo progetto:Il Manifesto per la Città di Catanzaro

Attività culturali

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Attività

Il Circolo Placanica di Catanzaro lascia ampio spazio alle vostre idee e crea momenti di incontro fra cultori e amanti di varie discipline. Grazie alla nostra posizione facilmente raggiungibile, la nostra associazione non è frequentata solo dagli abitanti di Catanzaro, ma anche da altre persone interessate alle nostre attività provenienti da altre città vicine. I Soci del Circolo Placanica di Catanzaro saranno lieti di trasmettervi la loro passione per la Cultura e di dar vita a discussioni interessanti con chi desidera fare delle nuove esperienze artistiche. Vi invitiamo a visitarci e a scoprire il nostro programma.

 

I prossimi appuntamenti

   

 

I pensieri del Presidente (domenica 07/06/2020)

Cari amici, buona domenica. Tutto ė nato a Napoli, col "caffè sospeso": la disponibilità di qualcuno a lasciare un caffè pagato per chiunque ne avesse voglia o bisogno, ma senza mezzi per acquistarlo in proprio. Sembra facile, ma è un concetto complicato e delicatissimo. Presuppone qualcuno che intuisca un altrui bisogno (nessuno glie l'ha chiesto), e qualcun'altro che dia per scontato un gesto gratuito, gentile e solidale, non dovendo neanche ringraziare. In sostanza una sorta di "redistribuzione" su base spontanea e volontaria. Su questo presupposto il campo si è allargato ad altri bisogni più diversificati (la "spesa sospesa" ne è un esempio). Intuèndone la pubblica necessità, e consapevole della generalizzata penuria grave e ingravescente, sarebbe bello se fosse disponibile un pò di "educazione sospesa", da utilizzare da chi ne è carente, o di qualche "competenza sospesa" per chi ne è sprovvisto (in ogni campo). Non sarebbe male poter disporre di sorrisi sospesi, di compagnia e sostegno sospesi, di voglia sospesa di ascoltare, di capire, di condividere. La solidarietà sospesa dovrebbe andare a ruba, mentre il salto definitivo lo faremmo se fosse sospesa un pò di intelligenza, sempre che ci fosse chi ne capisce la necessità. Da ieri avevo in sospeso patate, cipolle e delle uova freschissime, e intuentone il bisogno mi accingo a una frittata rustica che sulla tavola ormai è una rarità. Lascio sospeso un pò di vino, per stasera. Buon pranzo. V.L.

 

Gli articoli che seguono sono tratti da “catanzaroinforma “ web news:

http://www.catanzaroinforma.it/#

 

Venturino Lazzaro confermato alla

presidenza del Circolo Placanica

Confermati gli uscenti nel direttivo

 

Il Circolo Placanica riapre i battenti

dopo venti mesi di silenzio

 

 

Una riflessione sul Coronavirus nell’ultimo

mercoledì culturale del Placanica

 

Al  Circolo Placanica “A Cannunera” : l’antica arte

della tessitura calabrese a cavallo tra storia e tradizioni

 

 Circolo Placanica, i “fasti” del  Caffè

 Imperiale  e la mitica orchestra Monizza

 

Circolo Placanica: ‘Chiude Imperiale...Ma che città siamo?’

Gli interrogativi e le riflessioni di Venturino Lazzaro

 

Al Circolo Placanica Peppe Petitto e il suo 'Passo di Annone'

 

Barbara Rosanò e l'associazione Kinèma al Circolo Placanica

 

Aisha Cerami al Circolo Placanica di Catanzaro

 

Una enciclopedia Treccani:

regalo del Circolo Placanica al Carcere

 

Bitcoin e valute virtuali, se ne è parlato al Circolo Placanica

 

ARTE E CULTURA

Al Circolo Placanica Vito Teti e il suo 'Quel che resta'

Un antropologo di fama europea, fine intellettuale e studioso attentissimo ai fenomeni dell'emigrazione e dello spopolamento del nostro entroterra calabrese è stato il gradito ospite di questa settimana...

Giovedì 14 Dicembre 2017

Un antropologo di fama europea, fine intellettuale e studioso attentissimo ai fenomeni dell'emigrazione e dello spopolamento del nostro entroterra calabrese, Vito Teti è stato il gradito ospite di questa settimana al "Mercoledì" del Circolo Placanica. E' di qualche mese fa l'uscita della sua ultima pubblicazione "Quel che resta", un saggio intensissimo sulla importanza delle rovine, le macerie e i resti abbandonati di alcuni paesini calabresi, un tempo fonte di vitalità e intraprendenza locale, oggi fantasmi disabitati. Non è un libro nostalgico, ma una attenta riflessione sul fenomeno della partenza, dell'abbandono e del (raro) ritorno, che prendendo spunto da un vissuto personale e familiare, fa fare a Vito Teti un lungo percorso tra vita, socialità, speranza, tragedie, malinconia, emigrazione, per arrivare a "quel che resta" di un mondo e di un'anima da cui bisogna ripartire per costruire un nuovo vissuto e un futuro dignitoso. Incalzato dalle sollecitazioni del Presidente del Circolo, Venturino Lazzaro, Teti ha delineato il profilo, dal punto di vista antropologico, del Calabrese che senza rinunciare a una sua innata intraprendenza, fattività e solidità morale, ha col tempo dovuto far fronte a catastrofi naturali, malattie come la malaria, e invasioni continue, che ne hanno forgiato il carattere melanconico, e hanno determinato, molto spesso, l'abbandono dei paesi d'origine e della famiglia. Il risultato è stato uno "spaesamento" sia di chi parte che di chi resta, una latente nostalgia di chi è lontano e un progressivo ripiegamento malinconico su se stessi di chi è rimasto a guardia e custodia di "quel che resta". Non è mancata una riflessione sull'effetto che su questa "melanconia" ha avuto ed ha la criminalità organizzata, che Vito Teti individua come "attuale flagello" per venire a capo del quale solo cultura e istruzione possono costituire armi adeguate. Una serata intensa, densissima e di grande interesse per concludere il 2017, prima della festa sociale, il 20 Dicembre alle 18,00, in sede, per gli auguri di Natale e per la quale il Direttivo ha riservato una sorpresa per i soci e gli amici che interverranno.

 

ARTE E CULTURA

Al Circolo Placanica un approfondimento sul film 'Uscirai sano'

L'opera sui 100 anni dell'Ospedale Psichiatrico di Girifalco

Giovedì 19 Ottobre 2017

Un altro "sold-out" realizzato dal film "Uscirai sano" dopo quelli ottenuti nelle quattro proiezioni che in queste settimane si sono tenute al rinnovato Cinema Teatro Comunale di Catanzaro. Il pienone questa volta si è avuto al Circolo Placanica dove graditissimi ospiti sono stati, mercoledì sera, Barbara Rosanò, co-regista del film, e una parte del suo cast. E' stata rievocata la nascita del film, la fonte di ispirazione, e il lavoro di realizzazione di questo intenso film-documentario sui cento anni di storia del "Manicomio" di Girifalco, con aneddoti, ricordi e interessanti "dietro le quinte" che non hanno trovato spazio nell'opera finita. Barbara Rosanò, introdotta da una approfondita, meditata e puntualissima ricostruzione del filmato fatta da Amelia Morica, ha raccontato le varie fasi del lavoro realizzato all'interno dell'Ospedale Psichiatrico, ma soprattutto tra le strade di Girifalco, un paese che negli anni ha saputo accogliere, accudire e alla fine un pò "assomigliare" a quella parte di popolazione di malati che avevano la possibilità di lasciare, nelle ore diurne, l'Istituto di Cura. Un intero paese ha imparato con gli anni a convivere con essi, assecondandone i gusti, le debolezze, le manie, i desideri, e scoprendo al contempo un mondo di interiorità, di "strane intelligenze", di passioni, di bisogni. "Quel che resta di un abbraccio" tra un intero paese e il "suo" Manicomio è stato il titolo che il Presidente del Circolo, Venturino Lazzaro, ha voluto per la serata, e di questo si è parlato approfonditamente, soprattutto prendendo spunto da ciò che è cambiato con il varo della Legge Basaglia, sulla rimodulazione della funzione manicomiale. Di quelli che negli anni '60 erano oltre 1200 malati, oggi ne restano circa 40, per lo più in regime di ricovero coatto. Negli anni quell'"abbraccio" si è sciolto, ma soprattutto le vecchie generazioni di residenti non l'hanno del tutto dimenticato, consegnando alla memoria e alla storia una vicenda importante dal punto di vista Medico-specialistico, e formidabile dal punto di vista antropologico ed esistenziale. Mercoledì prossimo, 25 Ottobre, "Quel che resta del giornalismo" a cura di Flippo Veltri e la presenza di Giandomenico Crapis, autore di una pubblicazione sui 10 anni dalla morte di Enzo Biagi.

 

CRONACA

Il Circolo Placanica piange la scomparsa di Maida

Il ricordo corre ai tanti momenti che Sarino Maida ha condiviso col Circolo, e che nel Circolo oggi restano come motivo di rimpianto e memoria vivacissima.

 

Giovedì 21 Settembre 2017 

La notizia della scomparsa di Maida è giunta, tra i soci del Circolo Placanica, nel pieno dei preparativi per l'inizio della nuova stagione, dopo la pausa estiva. E il ricordo corre ai tanti momenti che Sarino Maida ha condiviso col Circolo, e che nel Circolo oggi restano come motivo di rimpianto e memoria vivacissima. L'ultimo incontro era stato voluto dal Prof. Maida per presentare una sua preziosa raccolta di testimonianze sul Prof. Antonio Ameduri, amico di una vita, e che nel Circolo aveva avuto l'accoglienza e la risonanza dovuta e meritata. Di Sarino Maida è nota in città l'azione politica e amministrativa, il senso del dovere e della professione, la visione sociale e la dedizione alla famiglia. Meno nota, ma altrettanto significativa e caratteristica era la arguzia intelligente, la simpatia altera, la quasi soddisfatta consapevolezza di avere attraversato gli ultimi decenni della vita cittadina a contatto delle più vivaci intelligenze e delle più significative personalità locali, e di avere con esse condiviso visioni, esperienze e percorsi di cui è sempre stato curioso esploratore. Un grazie e un saluto al Prof. Maida, e un abbraccio sincero a tutta la sua famiglia dal Direttivo e dai soci del Circolo Placanica.

 

Il Circolo Placanica ha ricordato la figura di Giovanni Mastroianni

Nel giorno che sarebbe stato del suo novantaseiesimo compleanno 

Giovedì 19 Gennaio 2017

Un ricordo vivo, affettuoso e non convenzionale, quello rivolto dal Circolo Placanica nel suo incontro settimanale al professor Giovanni Mastroianni, in occasione di quello che sarebbe stato il suo 96° compleanno. La serata è stata impreziosita dalla proiezione di un filmato originale girato in occasione dell'ultima visita a Catanzaro di Mastroianni, per tenere una conferenza presso la Sala Consiliare del Comune nel Marzo del 2006. Viva impressione ha suscitato rivedere a distanza di 10 anni, amici, soci, e il relatore stesso, già insieme per evento organizzato dal Circolo Placanica nei primi anni della sua attività. Dopo l'introduzione del Presidente, nel prosieguo della serata si sono susseguiti al microfono alcuni dei vecchi allievi del Professore, che ognuno dal proprio punto di vista ha offerto qualche riflessione sul rapporto sempre stimolante, sempre ricco e fruttuoso che il vecchio maestro sapeva intrecciare con ognuno di loro. Non è mancata una "chicca", offerta dal Presidente al folto uditorio, rappresentata da un altro breve filmato in cui il Prof. Augusto Placanica, riferendosi a Mastroianni, lo individua come una delle tre o quattro persone che più lo hanno motivato, nel corso dei suoi studi e della sua attività di docente e di Direttore della Biblioteca comunale. Un tono particolare a tutta la serata lo ha dato, sul finire, il salto di un tappo di spumante, e un breve brindisi tra i presenti, alla salute e in ricordo di un indimenticato maestro della nostra città.

 

Il Circolo Placanica incontra il Procuratore Gratteri

Il quadro disarmante emerso è quello di una società calabrese ancora incapace di individuare, isolare e denunziare comportamenti antisociali e dannosi per la collettivitàT

Giovedì 12 Gennaio 2017 

Il Circolo Placanica ha dato inizio alla sua attività per il 2017, con un incontro di grande interesse che ha richiamato nella sua sede di via Settembrini un pubblico folto e molto interessato. L'Ospite del primo "Mercoledì del Circolo" dell'anno è stato il Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, che ha accolto di buon grado l'invito del Circolo per la presentazione del suo ultimo libro "Padrini e padroni", pubblicato per Mondadori e già ai vertici delle classifiche tra i libri più venduti in questo inizio anno 2017. Dopo una introduzione del presidente del Circolo, Venturino Lazzaro, che ha sottolineato come l'argomento Legalità sia da sempre al centro delle attività del Circolo, tanto da rappresentare uno dei punti principali del proprio "Manifesto per la Città di Catanzaro" pubblicato nel 2013, è stato il giornalista Filippo Veltri a conversare col dottor Gratteri, ponendo sul tavolo alcuni tra i punti più caldi e controversi della trattazione del libro. Il Procuratore, da parte sua, non ha lesinato pareri, informazioni, interpretazioni del fenomeno mafioso calabrese, sempre supportato da fatti concreti, provati e dimostrabili. Il quadro, fin troppo lucido e disarmante che ne è venuto fuori, è quello di una società calabrese ancora incapace di individuare, isolare e denunziare comportamenti antisociali e dannosi per la collettività, di una serie di personaggi che pur ben organizzati, pervasivi e capaci di influenzare ogni campo dalla società, della politica e della economia, rappresentano tuttavia solo una minoranza della popolazione calabrese. Da qui l'augurio e l'esortazione del Capo della Procura Catanzarese ad avere il coraggio necessario dapprima a non accogliere e quindi a respingere con determinazione la cultura mafiosa, vera palla al piede per un compiuto e completo sviluppo della nostra regione.  

 

ARTE E CULTURA

Gianni Amelio, di ritorno a Catanzaro, colpisce e affonda il nuovo Politeama

Il celebre regista, originario di Magisano, ha definito senza mezzi termini una mostruosità la struttura realizzata da Paolo Portoghesi 

Sabato 17 Dicembre 2016

I fatti puoi inventarli, ma i luoghi del cuore restano per sempre. E così Gianni Amelio, che da trent’anni mancava da Catanzaro, ha fatto ritorno nella sua città per presentare il proprio libro e concedersi ad un lungo e appassionato dibattito organizzato dal Circolo Placanica, presso la Casa delle culture, alla presenza di un nutrito pubblico e di tanti amici del regista e scrittore. Si è partiti dai temi del romanzo “Politeama”, il suo esordio letterario, per discutere a 360 gradi, insieme a Venturino Lazzaro, su un rapporto rimasto a lungo incompiuto con la propria terra d’origine. Quella di Luigino, il protagonista del libro, è una storia di formazione dietro alla quale si nasconde il vissuto intimo e personale del regista nato a Magisano che è profondamente rimasto legato al ricordo del vecchio Politeama dove ha scoperto la passione per il cinema, “un rifugio dalle realtà”, divenuta poi il suo lavoro. Amelio considera un vero e proprio “delitto” averlo abbattuto per fare spazio ad un nuovo teatro che ha definito una mostruosità: “non essendoci mai entrato – ha detto - ho il dubbio se sia più brutto all’interno o fuori”. Per Amelio il vero problema che contraddistingue Catanzaro riguarda il rapporto con il proprio passato: “Da sempre qui c’è l’abitudine a cancellare la storia – ha commentato – ma la memoria non dovrebbe mai sparire. Chissà quante cose belle ci sono che potrebbero essere riportate alla luce”. Durante l’incontro, il regista ha condiviso con il pubblico tanti aneddoti della sua infanzia, che hanno segnato anche la sua vita professionale, sottolineando come il legame con le sue radici non sia mai venuto meno. In tal senso, Amelio ha espresso il proprio desiderio di riavvicinarsi alla propria terra, spiegando il perché in tutti questi anni si sia rifiutato di tornare a Catanzaro per ricevere riconoscimenti e onorificenze: “Ho sempre ringraziato – ha detto – ma ho fatto capire in ogni occasione che vorrei tornare a Catanzaro per lavorare. Immagino qui una sorta di buen retiro dove scrivere un libro, magari verrei ogni mese. Mi manca la felicità che la città mi ha dato e di cui vorrei riappropriarmi”.

 

ARTE E CULTURA

Al Circolo Placanica Gianni Amelio, dopo 30 anni di assenza da Catanzaro

Il grande regista ha accolto l’invito del Circolo Placanica per parlare del suo ultimo libro “Politeama”.

Venerdì 18 Novembre 2016

Dopo 30 anni di assenza, è stato necessario un “pressing” affettuoso, ma costante e continuo, per convincere il grande regista e scrittore di origini catanzaresi Gianni Amelio a tornare nella sua città d’origine. Sarà infatti ospite del Circolo Placanica, sempre molto attivo sulla scena culturale cittadina, nel prossimo mese di Dicembre, quasi a voler personificare un “regalo di Natale” che il Circolo vuole fare a sè stesso e alla città. L’occasione è data dalla uscita dell’ultimo libro di Amelio “Politeama” e la data fissata è il 16 Dicembre, come al solito alle 18,00 nella sede del Circolo Placanica in Via L.Settembrini, 26. C’è grande soddisfazione tra i soci e gli amici del Circolo per l’annuncio di questo evento da parte del Presidente, Venturino Lazzaro, anche se non si riesce a comprendere e digerire, all’interno del Direttivo, il pesantissimo silenzio da parte della Amministrazione Comunale riguardo alla “offerta” culturale da parte del Circolo, sull’utilizzo della “ex Stac” di Piazza Matteotti. Il Circolo Placanica fin dal mese di Settembre ha infatti proposto alla Amministrazione Comunale di poter istituire un vero e proprio Museo del Libro (a proprie spese) a beneficio della cittadinanza, con oggetto sia la letteratura per ragazzi (Collodi, Verne, Salgari, Promessi Sposi, Walter Scott, Letteratura illustrata popolare di fine ottocento, Dumas, Eugene Sue, Hugo, Mayne Reid, Robida, Yambo ecc. ecc), sia la cultura e le tradizioni catanzaresi e calabresi (Butera, Milelli, De Grazia, Settembrini, Alvaro, Seminara, La Cava, De Angelis, Strati, le introvabili favole di Perri, Repaci ecc. ecc…). Le opere in possesso del Circolo costituiscono una collezione molto estesa, di grande interesse, e di grandissimo pregio . Una proposta che l’Amministrazione Comunale non ha ancora preso in considerazione, che è sostenuta, supportata e voluta anche da altre Associazioni culturali cittadine, con le quali il Circolo Placanica potrebbe collaborare per la gestione degli spazi richiesti.

 

CRONACA / Al Circolo Placanica la sottoscrizione per il recupero delle ceroplastiche dell'Immacolata

Incontro molto partecipato con ospite in sede il FAI Calabria

Giovedì 15 Gennaio 2015 - 9:38

Il Circolo Placanica celebra l'inizio dell'anno con un "Mercoledi" molto partecipato, ospitando in sede il FAI-Calabria, il Coordinatore di "Concentrica", fenomeno socio/culturale cittadino di fine anno, e l'Arch. Oreste Sergi, noto esperto e cultore dei beni artistici della nostra Città. Una serata molto attesa, che ha fatto seguíto alla giornata del 3 Gennaio scorso, quando presso la Chiesa dell'Immacolata si è assistito alla ostensione dei quattro Sacarabattoli, contenenti altrettante preziosissime ceroplastiche, opera di Caterina de Julianis, suora e artista del '700, le cui opere sono ospitate in importantissimi musei europei. Dopo un saluto iniziale della Amministrazione Comunale da parte dell'Assessore alla Cultura, Prof. Luigi Larosa, il presidente del Circolo, Venturino Lazzaro, ha salutato il foltissimo pubblico presente illustrando le finalità della serata, senza glissare su alcune polemiche sorte negli ultimi giorni sullo stato non certo florido di alcuni dei manufatti. Ha anzi chiesto agli ospiti, profondi conoscitori delle opere d'arte in questione, di illustrare il valore e il significato, ma anche la storia, le vicissitudini e le alterne vicende che hanno reso gli "Scarabattoli" così famosi ma anche così malconci, già molto prima della ostensione attuale. La Signora Annalia Paravati, delegata regionale del FAI, ha quindi lanciato a nome e per conto di tutte la Associazioni protagoniste dell'evento, una sottoscrizione con l'obiettivo di raccogliere i fondi necessari per il restauro e il ripristino definitivo delle opere della de Julianis. Hanno quindi preso la parola Stefano Morelli, coordinatore di "Concentrica", dalla cui collaborazione con Vittorio Sgarbi ha preso origine il progetto, e infine Oreste Sergi, che con grande competenza, puntualità e con ricca documentazione ha evidenziato come le opere siano danneggiate da molti anni, ma al contempo come siano così preziose e importanti da meritare, dal punto di vista storico e artistico, tutta l'attenzione di cui godono in questi giorni, e quindi meritevoli di un pronto restauro. Da questa serata, e da eventi come questi, risulta sempre più evidente come sia sempre più diffuso il bisogno di valorizzare i beni artistici locali, sempre alla ricerca di quella identità culturale cittadina di cui il Circolo Placanica è ormai consolidato portatore e auspice.

Per rivedere il corto relativo agli Scarabattoli cliccate su:

http://youtu.be/b5lUwtW1bY4

https://www.youtube.com/watch?v=2Q_fLKZAsYw

 

 

 

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